Lavabicchieri industriali funzionamento

Come funziona una lavastoviglie professionale, che sia da bar o da ristorante? Le lavastoviglie non sono tutte uguali: per gli utilizzi industriali e professionali si usano diverse tipologie di macchinari per il lavaggio. Oggi parleremo del funzionamento di una particolare lavastoviglie, la lavabicchieri (o lavatazzine).

Il funzionamento delle lavabicchieri industriali resta un mistero per tante persone e di solito lo è anche per chi vuole aprire una nuova attività di ristorazione.

Ecco allora alcune informazioni di base per non trovarsi spiazzati.

Lavabicchieri industriali: funzionamento e tempi di lavaggio 

Se siete abituati a casa a lavare le cose in mezz’ora e la vostra lavastoviglie vi sembra velocissima. Beh, dimenticatevi di lei, diciamo che le lavastoviglie industriali possono lavare persino in un minuto. Certo è il ciclo più breve, non è adatto a tutte le stoviglie e a tutti i tipi di sporco, posto che la lavastoviglie industriale non è, comunque, una pattumiera. Se sciacquo subito le tazzine del caffè con una spugnetta, non faccio seccare il fondo del caffè e ci sono piattini e cucchiaini piuttosto puliti, in un minuto li lavo e li sanitizzo.

Altro discorso è per tazze con residui secchi o con rossetto. Specie quello a lunga tenuta richiede comunque un minimo di accortezza da parte del barista perché la tazzina torni pulita. Almeno una passata con uno scottex.

Le lavabicchieri installate sui bar hanno cesti 35×35 o 40×40 cm e utilizzano cesti in plastica oppure in filo (in metallo ricoperti da un sottile strato plastico antiruggine). Meno il cesto è spesso, più le lance di lavaggio arrivano sulla merce.

Consumo d’acqua lavabicchieri

Le lavabicchieri professionali per essere così rapide nel lavaggio, chiaramente, non cambiano tutta l’acqua che hanno in vasca. Più che per il cambiarla. È perché andrebbe anche scaldata. Sicché per il lavaggio di tazze e bicchieri riutilizzano l’acqua in vasca, che avrà del detergente.

Per il risciacquo, invece, è inserita acqua nuova. È scaricata una parte corrispondente della parte in vasca, in modo da essere sempre a livello e riuscire a stare dietro a velocità, senza andare ad incidere in maniera considerevole sui consumi. È il risciacquo con acqua calda per legge a 84°C che permette di sanitizzare le stoviglie e contribuisce all’asciugatura. Fatta forse eccezione per Hobart e per le grandi macchine come lavatraino o cesto trascinato, le macchine per il lavaggio non hanno una fase di asciugatura.

Brillantante e detergente per lavabicchieri industriali

E qui entra in gioco il brillantante. Tutte le lavabicchieri industriali hanno incorporato il dosatore di brillantante. Perché? La chimica serve ad asciugare il bicchiere. Combinata, di norma, con la temperatura. Proprio quella del risciacquo. Ecco perché spesso nei locali si vedono cesti di bicchieri puliti solitari. Sono in attesa dell’asciugatura, che impiega qualche minuto prima di realizzarsi. Diffidare per ragioni igieniche da chi inserisce panni o a altri materiali umidi per l’asciugatura, andando, magari, a contaminare di nuovo la stoviglie. Il dosatore di detergente è, invece, un optional.

Ormai sempre più gradito, per evitare di dosare a mano in vasca il detersivo liquido. Sì, hai letto bene, nelle lavabicchieri industriali si usa solo detersivo liquido. Possibilmente il detersivo e il brillantante devono essere della stessa marca, in tanica, quindi, entrambi liquidi, per non rovinare e intasare le componenti della macchina. Inoltre, per un buon risultato di lavaggio vanno tarate le quantità da un tecnico specializzato.

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