Una piastra induzione professionale ha numerosi vantaggi, soprattutto nell’ambiente di lavoro, nell’efficienza energetica, negli sprechi di cibo e nella pulizia.
Se l’impianto di ristorazione è nuovo, l’utilizzo dell’elettrico e delle piastre induzione professionali evita anche una serie di normative restrittive per la sicurezza.
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Casseruola grande in ghisa vetrificata 626825
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Casseruola media in ghisa vetrificata 626849
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Casseruola piccola in ghisa vetrificata 626832
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Casseruola mini in ghisa vetrificata 626856
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Piastra induzione vantaggi
- Ambiente di lavoro
Con la piastra induzione professionale vantaggi il tempo di raffreddamento della zona di cottura è più veloce dell’800% rispetto ad una piastra elettrica. L’ambiente di lavoro è anche meno caldo: 350% più freddo della piastra elettrica. Poco meno in termini numerici succede anche per il gas.
Cosa significa? Che l’ambiente in cucina diventa molto più vivibile per chi ci lavora. Meno calore, meno utilizzo dell’aspirazione, meno malattie e più sicurezza.
- Efficienza e meno spreco
Se il gas ha il 60% efficienza, l’infrarosso il 70%, la piastra induzione professionale vantaggi arriva al 90% di efficienza dell’energia impiegata. Inoltre, se il piano è pulito si può recuperare il cibo che esce dalla pentola. Si ha molto meno cibo bruciato e meno spreco di materia prima.
La potenza indicata sulle schede tecniche delle apparecchiature è lo spunto massimo della macchina, per il suo utilizzo ne basta anche molto meno.
- Pulizia
Rispetto alle piastre elettriche o al gas, pulire un’induzione è molto più semplice. Basta una spugna, che non graffi. Dato che dove non c’è contatto con il materiale ferritico della pentola, non c’è cottura. Il che significa che non si incrosta lo sporco. Non si brucia e non si incrosta il cibo sulla macchina.
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Piastra induzione consumi
Difficile indicare per una piastra induzione consumi standard. Ogni apparecchio ha potenze diverse. Basta leggere i libretti d’istruzione o le etichette delle macchine, dove è indicato.
In genere una piastra induzione domestica ha 2,5 kW, mentre, a livello professionale, si possono avere anche piastre induzione consumi da 5 o 6 kW. Di solito la modulazione della potenza è indicata in numeri da 1 a 10.
Va sempre considerato i consumi indicati sono quelli massimi. Quindi, una piastra induzione consuma meno di quanto segnato, perché non si utilizza la piastra sempre a 10 di solito. A casa come in un ristorante.
Insomma, che una piastra induzione consumi molto più di un gas o di una cucina a gasolio è tutto da dimostrare.
Il perché è presto detto. Il gas, molte volte, nei locali pubblici è acceso durante tutto il servizio. Resta sempre accesa la fiamma pilota per evitare di dover accendere e spegnere i fuochi ogni volta. La cucina a gasolio, che ancora oggi si vede in alcune cucine industriali, va accesa, invece, per tempo, due o tre ore prima del servizio.
L’induzione pur avendo picchi di consumo alti al massimo della sua potenza, smette di funzionare non appena la pentola viene tolta dal piano. Anche qui si ha un risparmio nei consumi. Se la piastra resta accesa, ma senza una pentola che fa contatto sopra, allora la piastra induzione ha consumi zero, in pratica.
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