Tante persone non sanno dare una definizione di pietanziera.
Si tratta, in effetti, di un articolo un po’ particolare. E’ un contenitore, di solito di acciaio inox, che si utilizza per trasportare il cibo già porzionato per gli anziani o i ragazzi delle scuole. Fanno uso della pietanziera soprattutto gli operatori di cucina e gli operatori socio-sanitari, oltre che gli utenti finali.
Normalmente la pietanziera è in inox, ma oggi è disponibile anche in pyrex, il materiale trasparente di vetro che resiste al calore.
La differenza tra pietanziera inox e pyrex è che la prima è infrangibile, mentre la seconda no. Inoltre, la pietanziera in vetro non può essere riscaldata su fiamma e trattiene meno il calore. Per questo ha bisogno a supporto di una piastra calda o fredda per mantenere la temperatura.
Il punto debole della pietanziera inox è il manico di chiusura, che, se non gestito correttamente, può sganciarsi.
La pietanziera non è facilmente trasportabile sola, se non inserita all’interno di un altro contenitore termico isolante. Quello più diffuso nei centri cottura dove si preparano i pasti da trasportare è la malinette. La definizione di pietanziera va di pari passo con malinette.
Da qualche tempo, esistono sul mercato anche delle alternative: contenitori in polipropilene (ovvero in plastica) impilabili che si possono riempire con contenitori dalle misure gastronorm 1/4 e 1/8, senza usare le pietanziere.